Si occupa di realizzare applicazioni web e mobile che aiutano gli utenti a risolvere problemi, raccogliere dati, giocare e intrattenersi con i social network. Si parla di una vera e propria app economy perché molte aziende si affidano sempre di più alle app per controllare la customer care, organizzare database e gestire l’e-commerce. Nel 2021 il mercato delle app ha fatto registrare un +15,1% di guadagni e si profila ancora in aumento nei prossimi anni. Il web developer sarà dunque una figura chiave in questa crescita, sempre aggiornato sulle ultime evoluzioni della programmazione e sui bisogni dei clienti. Le app con il maggior numero di downloads sono Facebook, Instagram e Whatsapp, ma nel 2021 Tik Tok ha regnato per incassi. Oltre ai colossi del web però ci sono anche numerose app per i servizi, come il meteo e l’home banking e, grazie alla crescente digitalizzazione dell’amministrazione pubblica, sono diventate indispensabili app l’identità digitale, effettuare pagamenti per tasse comunali o F24 e mostrare certificati, come il green pass. Un universo dunque molto variegato, che richiede numerose competenze e costanti aggiornamenti. Per diventare sviluppatore di app non c’è un iter di specializzazione specifico, anche perché la professione è recente. Si può però stabilire un percorso formativo ideale che possa guidare chi desidera diventare app developer nella pianificazione della propria formazione.
Sviluppatore di app: l’università
Per diventare sviluppatore di app il consiglio è quello di scegliere un percorso formativo specifico. Il consiglio è di valutare le opportunità di una laurea triennale in ingegneria informatica, in grado di fornire le basi sui linguaggi di programmazione e sulle dinamiche di realizzazioni dei sistemi alla base della progettazione delle applicazioni. Il corso di laurea si può anche seguire online, grazie alle università telematiche, come Unicusano, che propongono percorsi triennali e specialistici da svolgere in modalità e-learning. Alla formazione accademica si dovranno poi affiancare corsi specifici per specializzarsi in uno o più linguaggi richiesti dalle varie piattaforme e crearsi così una base forte per cominciare a fare esperienza. Sono inoltre consigliati corsi di grafica, UX Design e conoscenze in merito all’usabilità, per rendere le app che si realizzano utili e spendibili sul mercato, perché non occorre solo essere competenti in informatica. In alternativa, sarebbe necessario lavorare in un team che unisce le diverse professionalità.
Sviluppatore di app: le abilità
Come già anticipato, lo sviluppo delle app, oltre alle capacità di programmazione, richiede anche altre abilità, che sono necessarie per riuscire a piazzare la propria creazione. Quando si progetta un app infatti bisogna considerare il design, i testi a corredo, il workflow di navigazione dell’utente e anche la promozione sugli store online. Un percorso dunque che richiede anche predisposizione personale alla gestione del cliente, capacità di lavorare in team e forte attitudine al problem solving perché con l’uso, soprattutto quando si ha poca esperienze, i bug da risolvere potrebbero essere diversi. Proprio per questo in molti casi le applicazioni vengono lanciate in versione beta e rese disponibili ad un numero limitato di utenti che hanno proprio il compito di valutare il funzionamento e segnalare errori, mancanze e migliorie.
Sviluppatore di app: le opportunità lavorative
Lo sviluppatore di app può lavorare come dipendente presso web agency che realizzano anche app o aziende specializzate nella realizzazione di applicazioni o come freelance elaborando in proprio i progetti e rivenderli poi ad aziende potenzialmente interessate o, se si tratta di game, promuoverli direttamente sugli store con mirate campagne pubblicitarie.