Nel corso degli anni Apple ci ha abituato a lanciare sul mercato dei dispositivi in grado di rivoluzionare completamente il panorama del mondo tecnologico. Il lancio del Mac nel 1984 e quello dell’iPhone nel 2007 sono gli esempi più noti, ma la storia della Mela Morsicata è ricca di episodi simili. La produzione dell’Apple Vision Pro, però non può essere ancora inserito a pieno titolo in questo elenco: a quasi un anno di distanza dal lancio negli Stati Uniti, cerchiamo di capire se il visore può essere considerato un grande successo o un flop clamoroso.
Successo o fallimento: la storia dell’Apple Vision Pro
L’Apple Vision Pro è stato lanciato sul mercato statunitense all’inizio del 2024, per poi arrivare negli altri paesi del mondo nel corso dei mesi successivi. Si tratta di un visore di realtà aumentata dotato di un sistema operativo (il Vision OS) che consente di navigare tra i vari contenuti in modo molto intuitivo utilizzando gli occhi, le mani ed i comandi vocali. Al suo interno si nasconde un concentrato di tecnologia (dodici fotocamere, sei microfoni, un sistema a tripla lente e display ad altissima risoluzione) ed una memoria interna che va da un minimo di 256 GB ad un massimo di 1 TB.
Le caratteristiche del dispositivo e le difficoltà incontrate sul mercato
Il lancio sul mercato dell’Apple Vision Pro doveva essere il chiaro segnale della volontà da parte della Mela Morsicata di abbandonare gradualmente il mondo del classico mobile computing a favore dello spatial computing. La linea di separazione tra il reale (inteso come mondo fisico) ed il virtuale si sarebbe dovuta ridurre ulteriormente. Ma dopo quasi un anno dal rilascio del device, il rischio che si possa parlare di un vero e proprio flop è ancora molto forte. In fondo c’è chi ha già provato a fare un passo in questa direzione, fallendo miseramente il tentativo (vero, Google Glass?)
Ma perché si parla di flop? I primi segnali si sono avvertiti già nel periodo immediatamente successivo al lancio del visore negli States: tantissimi utenti non hanno confermato il loro acquisto al termine del periodo di prova di due settimane. Le criticità notate dal pubblico si possono individuare nel peso eccessivo del dispositivo, nella scomodità nell’indossarlo, nel fatto che alcuni utenti accusassero un mal di testa durante o dopo l’utilizzo e il rapporto non congruo tra le reali potenzialità ed il prezzo del visore (circa 3.500 dollari per la versione base). Anche se in realtà le quotazioni alte non sono mai state un grosso problema per i prodotti Apple.
La nuova generazione di visori griffati Apple
Dopo pochi mesi dal lancio, le spedizioni dell’Apple Vision Pro si sono ridotte quasi alla metà, da 800.000 a poco più di 400.000, ancor prima che il dispositivo approdasse in mercati diversi da quello americano. Ma Apple non ha alcuna intenzione di abbandonare il progetto ed è intenzionata a lanciare nel 2026 la nuova versione del suo visore. L’obiettivo pare che sia quello di produrre un modello di fascia alta ed uno più abbordabile, incrementando il numero delle app disponibili e delle funzionalità, con un maggiore sfruttamento dell’intelligenza artificiale.